Questo articolo rientra nell’iniziativa “Viaggiare a km0” a cui contribuiscono diversi blogger italiani con l’intento di raccontare i propri luoghi del cuore a km0 e stimolare altri viaggiatori a scoprire le bellezze vicino casa.

Ciao sono Giulia. Il mio blog nasce dall’esigenza di mettere per iscritto e dunque rendere più longevi i miei ricordi legati ai viaggi, mia grande passione.
Tripandclean però non vuole essere solo un mero contenitore di racconti di viaggi bensì intende anche includere un altro aspetto che mi caratterizza e che accompagna il mio girovagare, ossia l’amore per l’ambiente.
Cerco di prendermene cura attraverso piccoli gesti quotidiani e raccogliendo, anche in viaggio, i rifiuti che ahimè, oramai, invadono il nostro pianeta.

Viaggiare a km0, dunque, rientra appieno in quest’ottica. Scoprire luoghi vicino a noi, infatti, fa parte di quei piccoli gesti che rendono il turismo più sostenibile e mettono in moto un circuito virtuoso di buone prassi, riscoperta e valorizzazione del territorio.

Sono una sarda in trasferta a Roma da parecchi anni ma anche se sono dell’opinione che le radici siano un concetto un po’ opprimente, perché legato all’idea dell’essere stanziali, ho sempre mantenuto un rapporto di estrema vicinanza con la mia isola. Per noi sardi è qualcosa di viscerale che cresce in noi in maniera autoctona.

Oltre al mio bellissimo Paese d’origine, Tempio Pausania in Gallura, porto sempre nel cuore un altro luogo: l’isola di Tavolara, quell’isoletta che quando arrivo e riparto è sempre lì a darmi il bentornata e l’arrivederci.

Le mie vacanze al mare hanno sempre avuto Tavolara come sfondo. Ogni mio ricordo legato all’estate passa attraverso quest’isola.
Faccio il bagno, prendo il sole, cammino e lei è sempre lì, più bella che mai con le luci del tramonto.

Tavolara è infatti visibile da buona parte delle meravigliose coste di Olbia, Porto San Paolo e San Teodoro.

Vista di Tavolara dalla costa Olbiese

La considero un vero e proprio punto di riferimento, non solo geografico, una bussola. La vedo, so dove sono, siamo profondamente connesse.

Oltre ad ammirarla da lontano è possibile visitarla e passarci una giornata. Con un traghetto o un gommone, infatti, si arriva nella zona sud-orientale, al piccolo molo di Spalmatore di terra. Da lì in poi sarete voi a scegliere come trascorrere la giornata. Sia che siate pigri e fans della tintarella, sia che siate iperattivi e amanti del trekking la scelta non manca.

Un po’ di geografia

L’Isola Tavolara si trova nella parte nord-orientale della Sardegna e fa parte dell’area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo, uno dei più importanti spazi di biodiversità del bacino del Mediterraneo.

La montagna granitica che vi si erge è alta 564 metri e ha una forma particolare, molto interpretabile. Io, ad esempio, anche da sobria, ci vedo una schiena di dinosauro.
Dell’area fanno parte anche le vicine Molara e Molarotto che insieme alla loro sorella maggiore formano l’Arcipelago di Tavolara. Si tratta di due isolotti rocciosi che è possibile ammirare dalla barca, magari durante una sosta per un tuffo nelle splendide acque sarde.

Cosa fare all’Isola Tavolara

Trascorrere una giornata in quest’isola non è mai abbastanza. Le cose da fare non mancano e ce n’è per tutti i gusti.
Chi è appassionato di snorkeling e immersioni potrà, ad esempio, ammirare la flora e la fauna sottomarina come la Posidonia Oceanica o il corallo mediterraneo, e nuotare con saraghi, dentici e cernie.
Per gli amanti della storia, niente paura, le curiosità e gli aneddoti non mancano.
E infine, Tavolara non lascia di certo da parte gli sportivi o i più avventurosi, con un meraviglioso percorso di trekking.

Visita al cimitero

La storia dell’Isola Tavolara è legata a re Carlo Alberto di Savoia che, secondo una leggenda, arrivato sulle sue coste nel 1836 nominò il suo unico abitante Paolo Bertoleoni, re dell’isola.
Tutti i Bertoleoni sono sepolti a Tavolara nel piccolo cimitero di Spalmatore di Terra, ed i discendenti sono tuttora gli unici residenti e custodi dell’isola. Il cimitero è piccolissimo, forse il più piccolo al mondo, ma una visita se ci si trova nell’isola vale la pena farla.

tomba re di tavolara

Tomba del Re – Tavolara – photocredit @silvia_zoroddu

Trekking

Per gli scalatori incalliti Tavolara offre panorami e sentieri unici. Il trekking inizia dalla spiaggia di Spalmatore di Terra, adiacente il molo. In quanto un po’ impegnativa e di certo non adatta a chi soffre di vertigini, la scalata è consentita solo con guide e tour organizzati che vi forniranno casco e imbraghi.
L’ultimo tratto è quello più impegnativo ma forse anche quello più soddisfacente dato che il percorso conduce a Punta Cannone, la cima più alta (564 metri d’altezza) dove sarà possibile ammirare un panorama pazzesco: il Golfo di Olbia, Capo Coda Cavallo, Capo Figari e ancora Cala Brandinchi, La Cinta e Budoni. Sull’estremità una madonnina, vicino alla quale è riposto un libro in cui gli escursionisti lasciano le loro firme per testimoniare il loro passaggio.

trekking isola tavolara

Trekking a Tavolara – Photocredit www.sardiniahike.com

Durante il trekking sarà possibile inoltre ammirare anche la vegetazione: corbezzoli, elicriso, ginepro, rosmarino e una specie rara di fiordaliso. Anche se un po’ difficile, soprattutto durante la stagione estiva, potreste imbattervi nell’incontro di mufloni, di cui si contano oramai solo 150 esemplari in tutto l’Arcipelago.
A Tavolara è presente, inoltre, la maggiore colonia di berta minore del pianeta: le coppie che vi nidificano costituiscono fra il 30 e addirittura il 50 % dell’intera popolazione mondiale.

Relax in spiaggia e non solo

Questa è l’opzione più gettonata, buongustai! Ci sono due spiagge principali, oltre alle piccole calette, in cui è possibile rilassarsi.
Una è quella al lato del porticciolo in cui sono presenti gli unici due punti di ristoro di tutta l’isola e un chioschetto, e un’altra, meno affollata, è quella alle spalle dei ristoranti.
Lo scorso anno praticamente la spiaggia era deserta e mi sono potuta dilettare nella mia grande passione, la raccolta dei rifiuti ingombranti.

Raccolta dei rifiuti a Tavolara

Sull’isola i cassonetti per la differenziata sono presenti sono nelle vicinanze del bar. Quindi la cosa migliore è raccogliere tutto in un sacchetto e poi differenziare prima di andare via. Quando si dice dare informazioni utili! 🙂
In ogni caso, con una camminata leggera, sempre per i più pigri, scoprirete calette, scorci e tanto altro. Basta solo essere un po’ curiosi.

Festival del cinema di Tavolara

Ogni anno a Luglio, dal 1991, Tavolara ospita l’omonimo festival del cinema.
In uno scenario unico, attori, registi e spettatori si ritrovano su quest’isola allestita a festa per ospitare l’evento. In un clima magico, è possibile assistere alla visione dei film della stagione cinematografica nell’arena all’aperto sotto la sola luce delle stelle.

arena tavolara cinema all'aperto

Cinema all’aperto a Tavolara

Iniziativa “Riportami al mare”

Tutte le estati le spiagge sarde sono teatro di furti di quintali tra conchiglie, sabbia e sassi. Tutto ciò rappresenta oramai una piaga diffusa, si tratta di comportamenti illegali, puniti dalla legge in quanto minano la conservazione dell’equilibrio di fauna, flora ed, in generale, dell’ecosistema del posto.
Noi viaggiatori abbiamo la responsabilità di divulgare, rendere consapevole chi ancora non lo è e far conoscere certe realtà.

La Sardegna è testimone a suo discapito di uno scempio ambientale, ormai da troppo tempo. Conchiglie, sabbia, sassi, ciottoli, nacchere di mare (specie protetta) sono ogni estate sottratti al loro habitat per essere riposti nei salotti e negli acquari di tutto il mondo.
Da qualche anno, gli attivisti di Sardegna rubata e depredata si occupano attraverso i social di documentare il fenomeno e segnalare i furti, e in molti casi grazie alla loro collaborazione è stato possibile riportare il materiale recuperato al suo posto, nelle spiagge.

“Riportami al mare”, fa parte di un progetto che tra gli altri vede coinvolti l’Aeroporto di Olbia Costa Smeralda, la Regione Sardegna e l’Area marina protetta di Tavolara, non esente dal fenomeno. Questo video ne documenta il lavoro congiunto.
Informiamoci, diffondiamo il messaggio perché solo così potremo salvaguardare e godere ancora di queste spiagge e di quelle di tutto il mondo, patrimonio unico di tutti noi.

Portiamo via solo i ricordi, di una natura aspra e selvaggia, del mare che definisce il carattere di quest’isola, della sua storia, del suo cielo stellato, dei suoi profumi di ginepro e dei suoi colori. Li avrete sempre con voi e ogni volta che deciderete di tornare in questa parte di Sardegna, Tavolara sarà sempre lì ad accogliervi, a farvi da bussola e a darvi il benvenuto. Da buoni viaggiatori, responsabili e amanti di questo pianeta.

Info utili sull’Isola Tavolara

Come arrivare all’Isola Tavolara

Arrivare a Tavolara è semplice. Prima dovete arrivare in Sardegna preferibilmente a Olbia o Golfo Aranci e poi da lì decidere da dove prendere il traghetto.

Da Porto San Paolo, ogni giorno e in diverse fasce orarie ne partono diversi. Il costo del biglietto a/r è di 16 euro e la tratta è di circa 20 minuti.

Per chi vuole prendere parte a gite organizzate, ci sono traghetti anche dal porto di Olbia e Golfo Aranci, un po’ più distanti.

Se amate l’autonomia, vi suggerisco di noleggiare un gommone a Cala Finanza, a pochi minuti da Porto San Paolo. Così facendo potrete visitare tutto l’Arcipelago, vedere calette spettacolari, ormeggiare dove preferite, liberi da orari e altri condizionamenti.

Cibo

Sull’isola di Tavolara ci sono solo due ristoranti, Da Tonino (Re di Tavolara) e La Corona. La cucina è essenzialmente di pesce. Per uno snack al volo, una bibita o un gelato c’è l’unico bar dell’isola. Se volete risparmiare preparate il pranzo al sacco o fermatevi a Porto San Paolo in uno dei tanti supermercati del paese.

Trekking

Per il trekking sull’isola di Tavolara è necessario essere accompagnati da una guida escursionistica. Qui alcuni siti di agenzie che offrono il servizio:

Giulia