Questo articolo rientra nell’iniziativa “Viaggiare a km0” a cui contribuiscono diversi blogger italiani con l’intento di raccontare i propri luoghi del cuore a km0 e stimolare altri viaggiatori a scoprire le bellezze vicino casa.
Siamo Veronica e Christian, due ragazzi friulani. Nati e cresciuti in Friuli-Venezia Giulia, una regione a tanti sconosciuta ma ricca di tesori naturalistici e storici.
Il nostro obbiettivo è far conoscere queste bellezze a tutti, viaggiando a km 0!
Il borgo di Cividale del Friuli
Il borgo di Cividale nasconde una storia antica.
A soli 20 km da Udine sorge la cittadina di Cividale del Friuli. Un borgo dalle medie dimensioni, circondato dalla natura e molto vicino al confine con la Slovenia.
Il borgo di Cividale del Friuli è entrato nei nostri cuori alcuni estati fa.
Di ritorno da una gita fuori porta in Friuli Venezia Giulia decidiamo di fermarci per la cena nei dintorni di Cividale.
Entrando nel borgo ci troviamo catapultati in una festa medievale: il Palio di San Donato.
Vestiti medievali, cocci e piatti tipici. In quel momento è scoppiata la scintilla. Non vi stupirete se vi diciamo che torniamo a Cividale quasi ogni anno per la festa del Palio e soprattutto che adoriamo passeggiare tra le vie del suo centro storico.
Volete sapere il perché?
Cividale del Friuli è un borgo molto antico. Venne fondata da Giulio Cesare nel II secolo a.C. con il nome di Forum Iulii. La cittadina assume il suo più alto prestigio nel 568 d.C. quando i Longobardi la innalzarono a capitale del primo ducato d’Italia. Trasformata poi in residenza dei Patriarchi di Aquileia, visse la dominazione della Serenissima e fu tra le protagoniste della Grande Guerra.
La strada principale per entrare nel borgo è attraverso il maestoso Ponte del Diavolo.
Il Ponte è un elemento rappresentativo di Cividale del Friuli. Il suo compito è quello di collegare le due estremità del borgo separate dal fiume Natisone.
Originariamente in legno assunse la struttura odierna nel 1442, quando venne progettato in pietra.
Durante la costruzione il ponte subì numerose sventure e si diffuse la leggenda che nella sua realizzazione ci avesse messo lo zampino il Diavolo.
Infatti, si fa ricondurre al Diavolo il grande macigno irregolare su cui poggia il pilone centrale della struttura. Dal ponte è possibile scendere sul greto del fiume Natisone e toccare le sue acque turchesi.
Passeggiare tra le vie del centro è sempre stata per noi una delle migliori attività. Vie calme e profumate, strette e acciottolate.
Raggiungete Piazza Duomo, dove sorge la luminosa Basilica di Santa Maria Assunta. All’interno della Basilica potete trovare numerose opere d’arte risalenti a diverse epoche e ai diversi popoli che abitarono e diedero vita a Cividale del Friuli. Non perdetevi la Pala d’argento di Pellegrino II, il Battistero di Callisto e l’Ara di Rachtis.
All’interno della Basilica è possibile vistare anche il Museo Cristiano, dove sono stati conservati numerosi reperti di epoca romana e longobarda.
Altri ritrovamenti sono invece custoditi nel Museo Nazionale Archeologico, che sorge poco distante nel Palazzo dei Provveditori Veneti.
Passeggiando tra le vie del borgo di Cividale vi imbatterete in una bellissima casa medievale, conosciuta come la “casa dell’orefice”.
L’abitazione risale alla seconda metà del XIV secolo circa e sembra essere appartenuta a un orefice.
Fate attenzione, la piccola finestra di legno al secondo piano è originale!
Dirigetevi poi verso piazza Paolo Diacono, dedicata al massimo storico longobardo. In questa piazza sfavillante troverete palazzi coloratissimi, cornici in cotto e tracce di affreschi. Fermatevi in uno dei locali che danno sulla piazza e prendetevi un aperitivo all’aria aperta.
Se volete potete assaggiare anche il dolce tipico delle valli del Natisone: la gubana. La gubana è un dolce di pasta lievitata a forma di chiocciola, ripiena di noci, pinoli, uvetta, zucchero, grappa e scorza di limone. Solitamente viene bagnata con una grappa locale ricavata dalla fermentazione delle prugne, chiamata Slivovitz. Ricetta del dolce a questo link!
Per terminare il viaggio alla scoperta di questo piccolo borgo ai confini del Friuli-Venezia Giulia e dell’Italia, non potete perdervi due reperti storici di una bellezza disarmante: il Tempietto Longobardo e l’Ipogeo Celtico.
Il Tempietto Longobardo è un luogo magico. Non si è mai conosciuta la sua destinazione e la sua realizzazione.
Si pensa venne edificato in epoca longobarda, circa nel 760 d.C. La struttura è formata da un corpo centrale con volte a crociere e un presbiterio a tre absidi a volta a botte. La bellezza del “tempietto” è dettata dai suoi stucchi, risalenti al VIII secolo, arricchiti da piccole statue e affreschi colorati, anche se rovinati parzialmente.
L’Ipogeo Celtico è una struttura unica in Friuli-Venezia Giulia. La sua presenza è considerata un elemento caratteristico del borgo di Cividale del Friuli.
Si tratta di percorsi sotterranei, scavati in epoca lontana, a forma di K.
Il loro uso è ancora oggi sconosciuto. Alcuni studiosi hanno pensato a scopi funerari e riti magici durante l’epoca celtica e a un uso carcerario durante l’epoca romana e longobarda.
Sull’Ipogeo Celtico nel corso dei secoli sono sorte numerose leggende. La sua unicità lo rende una perla del borgo di Cividale.
Cividale nasconde numerosi tesori che derivano dall’importanza e dai ruoli che ha investito durante la storia.
Nel 2011 è stata inserita nell’elenco del patrimonio mondiale dell’UNESCO.
La bellezza del borgo è dettata anche dai territori che la circondano. Le valli del Natisone, le colline del Collio, il Santuario di Castelmonte e molto altro!
Seguiteci sul nostro blog se volete scoprire altri luoghi unici e magici del Friuli-Venezia Giulia. Una regione a volte sconosciuta ma ricca di piccoli e grandi tesori.
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